martedì 21 febbraio 2017

Alla corte del Re Cremisi - Hector Luis Belial/Elia Gonella

Titolo: Alla corte del Re Cremisi
Autore: Hector Luis Belial/Elia Gonella

Anno: 2011

Editore: Las Vegas edizioni
ISBN: 978-88-9574418-6

Pagine: 141

Trama: Ermete Roma è un ispettore di qualità della Human+, azienda specializzata nella produzione di organi sintetici. La Human+ è internazionale, è ovunque, ed è parte fisica di sempre più persone. Ma quando Ermete parte dalla Finlandia, dove vive, per un controllo di routine alla sede di Milano, si avvia una serie di eventi che lo porterà ad affrontare verità scomode e, insieme, il proprio passato.



L'ossessione per la morte, e il conseguente desiderio di molti per l'immortalità, sono uno degli argomenti che più hanno toccato le storie negli ultimi decenni. Che sia il fine ultimo del piano del cattivo di turno in un film d'avventura, o il desiderio che spinge all'azione il protagonista di un romanzo psicologico, non esistono ambiti nella produzione di contenuti (ovvero, detta in soldoni, nel raccontare storie) che non si siano confrontati con la fine della vita, e la paura che porta.
Il romanzo di Elia Gonella, che con questo titolo saluta lo pseudonimo Hector Luis Belial (necrologio finale compreso), si inserisce nel filone più avventuroso di questo tipo di narrazione, pur senza rinunciare alla riflessione che un argomento così delicato indubbiamente porta; e anzi, a leggere Alla corte del Re Cremisi in questi anni, in cui gli organi sintetici e cresciuti in vitro cominciano ad essere più realtà che fantascienza, assume un secondo livello di riflessione molto vicino alla contemporaneità.

Alla corte del Re Cremisi, dunque, si sviluppa come una sorta di thriller che non disdegna il romanzo d'introspezione, mescolando ambiti molto distanti tra loro a volte con successo, a volte con qualche impaccio. La componente "adrenalinica" ha il pregio di rendere poco pedissequa la riflessione sulla morte; tuttavia, rende anche poco chiara quale sia l'anima del libro, un po' in bilico tra il modello americano del film d'azione, in cui la multinazionale è il Behemoth da sconfiggere, e la possibilità di sviluppare un dialogo, che sarebbe stato tra i personaggi e si sarebbe riverberato sul lettore, tra chi è favorevole e chi è contrario agli organi sintetici. Uno spunto, quest'ultimo, affrontato in alcuni punti, ma velocemente; si parla dell'opinione del Vaticano, ci sono indicazioni di certi atteggiamenti, ma è difficile a fine lettura capire la portata dell'effettiva ricaduta che la Human+, produttrice e mercante di organi, ha avuto sull'umanità. 
Si capisce che è una multinazionale, che se n'è molto parlato, e che in tanti hanno usato i suoi servizi (anche solo per interventi di chirurgia estetica). Ma da un'invenzione così dirompente, da una possibilità così concreta di modificare la vita delle persone, mi sarei aspettata qualcosa di più in termini di presenza nell'ordito del mondo cucito da Belial/Gonella.

Nella sua parte più action, invece, l'autore fa un ottimo lavoro: preso a modello il thriller americano, come già detto, gli toglie gli steroidi e procede non per affastellamenti di esplosioni aggiunte a caso, ma per inseguimenti, momenti di pause tese e vissute sul chi va là, dubbi e sequenze oniriche che alzano la tensione e portano a seguire Ermete, il protagonista, con trasporto. La lettura scorre in un soffio, e si è onestamente curiosi di capire come si concluderà la storia.
Ermete e i suoi incubi - che personalmente ritengo una delle parti meglio scritte del romanzo: claustrofobici, inquietanti, con quel pizzico di realismo che tiene sempre in bilico il lettore - sono il catalizzatore della storia, in modi che non sto a dirvi per non svelarvi troppo della trama: e la sua ribellione sarà un modo di riconciliarsi con il passato ed entrare nel futuro con la forza di affrontare quel che lo aspetta.
Nel suo viaggio sarà circondato da pochi personaggi, ma ben delineati, che lo indirizzeranno e (talvolta) lo aiuteranno. Quelli con un'anima più chiara, che anche a distanza di tempo rimangono, sono Dante, operaio da cui partirà tutta la vicenda e di cui possiamo anche seguire il punto di vista, per un po'; Paolo, vecchio amico di Ermete, la cui storia all'interno della trama segue uno sviluppo consueto - forse troppo - ma riesce comunque a essere interessante e a dare un'ulteriore sfumatura al personaggio di Ermete; e Barbara, poliziotta, che ha i suoi motivi per non amare la Human+. Proprio Barbara è protagonista dell'unica scena che proprio non è riuscita a convincermi del libro, un breve capitolo dedicato al dialogo tra lei e il suo superiore, Bruno Ganci, che secondo me non ha aggiunto nulla allo svolgimento della storia, anzi: l'ha inutilmente rallentato.

Alla corte del Re Cremisi, dunque, regala momenti di svago e genera pensieri nuovi: due degli obiettivi che l'editore, nella lettera a conclusione del libro, si pone nel momento in cui mette a disposizione dei lettori una storia. Due obiettivi non da poco. Quindi, anche se non ne sono rimasta del tutto convinta, plaudo la decisione di Las Vegas di pubblicare un libro inusuale nell'ambito editoriale del nostro Paese, e gli auguro di continuare a cercare storie che vadano per terreni poco battuti.

Voto:


7





Frasi e citazioni che mi hanno colpita...
  • E se questa gamba è marcia, non importa, perché anche il resto del corpo le farà compagnia, sarà tutto marcio e pasto per i vermi allo stesso modo, com'è stato sempre e per tutti quanti nei secoli dei secoli.

Questa recensione fa parte dei post del Book Bloggers Blabbering Indie Café - il nuovo progetto #BBB che vi accompagnerà durante tutto il 2017.L'Indie BBB Café è, come dice il nome stesso, un caffè letterario gestito da noi Book Bloggers Blabbers, e durante l'anno cercheremo di presentarvi al meglio diverse case editrici indipendenti italiane.Ogni mese sarà dedicato a una casa editrice differente, che vi racconteremo attraverso interviste e consigli di lettura. Febbraio è dedicato a Las Vegas edizioni!


sabato 4 febbraio 2017

Gennaio - diamo il via a un 2017 pieno di libri!

Miei cari lettori e mie care lettrici,

il primo mese di questo nuovo anno si è concluso, e io ho accolto i giorni della merla con meno timore del solito. Per carità, il freddo non è certo diventato mio amico, ma con una golf gigante di lana e una tazza piena di qualcosa di caldo (tè, caffè, latte, cioccolata...) tutto si può affrontare.
Ovviamente, per chiudere il cliché, spesso in queste situazioni mi accompagna un libro. Ma questo, se bazzicate qui da un po', non dovrebbe sorprendervi.


Cosa mi ha fatto compagnia, dunque, in questi giorni di gennaio?
Ho finito solo due libri, ma ne ho in lettura altri (due, sto per cominciare il terzo).
Uno è stato un ritorno a un autore molto amato, Gianni Rodari: una delle sue raccolte di racconti, Il gioco dei quattro cantoni, nell'edizione illustrata da Altan. Una coppia che mi ricorda inevitabilmente la mia infanzia. Nemmeno questa volta mi hanno delusa, e come sempre la letteratura per l'infanzia riserva belle sorprese (ve l'ho detto anche parlando de Il viaggio di Lea).
L'altro libro invece si è rivelato, in soldoni, una sòla. Si tratta di un e-book che ho scaricato, insieme a decine di altri, quando avevo appena ricevuto in regalo il mio e-reader ed ero quindi entrata nel circolo semi-maniacale del "riempiamo il più possibile il reader", che spinge inevitabilmente a scaricare molti degli e-book che vengono offerti gratuitamente ogni giorno sugli store. Mi ritrovo quindi con moltissimi libri che a distanza di anni mi mettono più dubbi che sentimenti di anticipazione della lettura. Comunque, ho voluto dare una chance ad Ametsapolis Rising per la copertina, molto più curata rispetto alla media del self publishing, e per la trama intrigante. Purtroppo, come potete intuire dalla stellina sola e triste sotto la copertina, non è andata molto bene.
Ma ve ne parlerò meglio nel prossimo Tre libri per un post, che tornerà molto presto.

Questo mese, poi, per cominciare l'anno al massimo, ho fatto una bella scorta di libri. D'altronde, con il Salone del libro usato in città, non ho potuto fare a meno di andare in cerca di qualche chicca. E devo dire che, tra un giro con varie amiche e uno con il mio ragazzo, ho trovato alcuni libri davvero niente male! Li potete vedere tutti (più qualche intruso che ho preso per mio fratello) qui:


In più, ho chiesto un libro su Bookmooch (Il falsificatori di Antoine Bello), ho vinto - incredibilmente! - un giveaway su un blog americano (e così ho ricevuto Broken di Susan Jane Bigelow) e mi è stato regalato Effetti collaterali dei sogni di Guglielmo Brayda.
Una piccola scorpacciata, insomma; ma, soprattutto per quanto riguarda il salone, sono particolarmente soddisfatta.

Ultima cosa di cui vorrei parlarvi per salutare al meglio gennaio è il nuovo progetto di Book Bloggers Blabbering (che qui su Bibliomania avete già conosciuto, quando ho fatto qualche domanda a Simona). Con l'inizio dell'anno nuovo abbiamo dato vita a una nuova avventura: l'Indie BBB Cafè, Di cosa si tratta? Per usare le parole della nostra Diletta, "l'Indie BBB Café è, come dice il nome stesso, un caffè letterario gestito da noi Book Bloggers Blabbers, che durante l'anno cercheremo di presentarvi al meglio diverse case editrici indipendenti italiane. 
Ogni mese sarà dedicato a una casa editrice differente, che vi racconteremo attraverso interviste e consigli di lettura".
Si tratta di un modo per dare luce alle varie sfaccettature di case editrici di piccole dimensioni che, però, si stanno già distinguendo per dedizione e per il catalogo. E presto vedrete anche su questi schermi qualche contributo. Se poi voleste rimanere aggiornati sui progetti di questa bella banda di lettrici, vi consiglio di dare un'occhiata alla pagina Facebook del BBB

E per quanto riguarda gennaio è tutto. Il nuovo mese è già cominciato, e presto vi parlerò di alcune delle mie ultime letture e, se tutto va bene, tornerà una rubrica che è sempre piaciuta molto.
Voi come avete passato gennaio? C'è qualche bel libro che avete letto e volete consigliarmi? E cosa ne pensate dei miei nuovi arrivi, c'è qualcosa a cui dovrei dar precedenza?

Intanto, vi auguro un bel febbraio!

Vostra,

Cami