domenica 6 ottobre 2013

Top Ten Letterarie (#10)

Buongiorno a tutti, lettori e lettrici!

Spero che il vostro Ottobre sia cominciato nel migliore dei modi: io ho finito la sessione d’esami e mi sto godendo un po’ di meritato riposo, prima di buttarmi di nuovo nel marasma di impegni che mi attende. Nel frattempo, recupero anche un po’ di letture che erano rimaste in pausa e qualche recensione scritta a metà, senza dimenticare le rubriche, che mi diverto sempre molto a preparare. Oggi, chiaramente, è il turno della Top Ten di questo mese: questa volta mi sono voluta concentrare su una parte molto importante del libro, ovvero il titolo.
Un titolo azzeccato può richiamare l’attenzione su una storia che, altrimenti, non avremmo mai scoperto; è una parte della soglia che permette di entrare nel libro e io, personalmente, ho un’attenzione particolare nei suoi confronti. Ho pensato potesse essere carino condividere con voi quei titoli che, per ora, compongono la mia personale decina: sarebbe ancora più carino se voi decideste di condividere i titoli che vi piacciono di più, visto che la mia è una classifica sempre in movimento, sempre alla ricerca di titoli ancora più belli.

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C'era due volte il barone Lamberto - G. Rodari

C’era due volte il barone Lamberto di Gianni Rodari

Adoro questo titolo perché gioca con la tradizione, rendendo tutto più interessante. Come si fa a non essere curiosi, leggendo un titolo del genere? Non vi viene subito voglia di scoprire com’è possibile che qualcuno ci sia non una, ma ben due volte?
Gianni Rodari non si smentisce mai e in questo libro gioca con le parole e con il lettore sin dal titolo.

 

Il giro del giorno in ottanta mondi - J. Cortazar

Il giro del giorno in ottanta mondi di Julio Cortázar

Traduzione letterale del titolo originale – e per fortuna, perché è un titolo meraviglioso. Ribaltamento del classico di Verne (già bello di suo), questo libro sembra promettere al lettore molte cose: avventure, vite, esperienze, mondi, persone… Non posso fare a meno di trovarlo evocativo e fortemente poetico. Mi rende desiderosa di prendere subito questo libro e leggerlo.

 

L'inconfondibile tristezza della torta al limone - A. Bender

L’inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender

Titolo fantastico, copertina altrettanto interessante… insomma, questo libro mi ha catturata non appena l’ho visto in libreria. L’unione di un sentimento e di un cibo è senz’altro particolare e mi ha spinta a chiedermi i motivi per cui la torta al limone porta tristezza, anzi, una tristezza inconfondibile. Mi ha spinta a voler sapere di più: ha raggiunto, quindi, il suo obbiettivo.

 

A Sud di nessun Nord - C. Bukowski

A Sud di nessun Nord di Charles Bukwoski

In questo caso, mi è più difficile spiegare perché mi piaccia tanto questo titolo. Forse mi attrae per quella sensazione di disfattismo che dà il riferirsi a un luogo che, essendo messo in relazione a un posto che non c’è, è inesistente a sua volta. Mi attira il paradosso, ecco, e mi costringe a cercare una risposta e a scoprire dove si trovano questo Nord e questo Sud che non ci sono.

 

Un eremo non è un guscio di lumaca - A. Zarri

Un eremo non è un guscio di lumaca di Adriana Zarri

Amo particolarmente questo titolo perché lo sento molto vicino a me. Benché il contatto umano non mi dispiaccia affatto (e questo blog ne è una dimostrazione), devo dire che tendenzialmente sono di natura solitaria. Spendere tempo da sola è, per me, una forte necessità; non per questo, tuttavia, sono isolata dal mondo, o indifferente ad esso. Trovo che questo titolo rispecchi tutti questi miei pensieri e dia loro una definizione ironica e poetica.

 

Milano è una selva oscura - L. Pariani

Milano è una selva oscura di Laura Pariani

Qui entra in gioco l’appartenenza geografica – e il riferimento dantesco, dato che il Sommo richiama sempre la mia attenzione. Passo gran parte del mio tempo a Milano e devo dire che non l’avevo mai comparata a una selva oscura; eppure, a pensarci su, è un paragone che ha senso. Ho imparato ad amare questa città, che non è affatto come la presentano gli amanti dei luoghi comuni; ma devo ancora scoprire tante cose, tanti suoi lati. Credo che questo libro potrebbe aiutarmi a farlo.

 

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi - C. Pavese

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di Cesare Pavese

Poche raccolte poetiche possono vantare un titolo più bello e più incisivo. Il senso di estraneità della Morte e l’affetto e la vicinanza che l’aggettivo possessivo trasmette sono parte di un verso che riesce a contenere entrambe le sensazioni e introduce a un componimento che trovo bello e intenso. Letto il titolo, non ho potuto fare a meno di prendere la raccolta, sfogliarla, cercare altri versi pregni d’altrettanta forza.

 

Un calcio in bocca fa miracoli - M. Presta

Un calcio in bocca fa miracoli di Marco Presta

Come si fa a non amare un titolo del genere? La parte cinica che c’è in me non può fare a meno di sorridere e annuire calorosamente. E’ ironico e acido, un po’ cattivo… insomma, porta avanti un pensiero comune ma lo dice ad alta voce, in maniera spiccia, quasi non convenzionale nel suo essere così diretto. Non vorreste scoprire a chi si riferisce una frase del genere e chi la pronuncia, in questo particolare caso?

 

Colpo di Luna - G. Simenon

Colpo di Luna di Georges Simenon

Anche in questo caso, titolo e copertina si uniscono in un connubio di indubbio interesse. Colpo di Luna mi rimanda a qualcosa di fiabesco, a una storia magica in cui il nostro bel satellite influisce sui personaggi attraverso i suoi raggi argentei; oppure, più prosaicamente, rimanda a un paesaggio notturno che fa da sfondo a chissà quali incontri…
Anche in questo caso la traduzione è quella letterale del titolo francese, per fortuna. Ignorare un titolo così sarebbe stata una pessima mossa.

 

La verità, vi prego, sull'amore - W. H. AudenLa verità, vi prego, sull’amore di W. H. Auden

Unico libro della decina che possiedo, è senz’altro il più romantico. Che posso farci, ogni tanto anche io mi lascio prendere dai sentimenti amorosi…
Questo titolo mi piace molto perché sottopone una richiesta ben precisa, quasi pressante, ma interpretabile in maniera varia grazie all’assenza di punteggiatura conclusiva. Niente punto fermo, o esclamativo, o puntini di sospensione: ognuno è libero di leggere, in questa ricerca, la sfumatura che più gli sembra valida.


Per oggi è tutto: spero che questi titoli vi piacciano quanto piacciono a me.

Vi saluto e vi auguro tante belle letture!


Vostra,

Cami

30 commenti:

  1. Il libro della Bender, pur essendo un bel libro, è uno di quei casi in cui il titolo colpisce e conquista molto più del romanzo in sé. La raccolta di Pavese ha uno dei titoli più belli mai inventati...

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    1. Mi spiace che il libro della Bender non ti abbia entusiasmato! Cos'è che non ti ha convinta?
      Sono contenta, però, che anche a te piaccia il titolo di Pavese. Davvero meraviglioso, senza dubbio :)

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  2. Hai scelto titoli davvero bellissimi! Anch'io ci faccio molto caso ai titoli ma alcuni di questi non li avevo mai letti.
    Di recente un bel titolo mi ha "scottata": "Lezioni di volo per principianti" è uno dei titoli più belli di sempre, a parer mio, ma il libro in sé è del tutto trascurabile. Un gran peccato!

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    1. Grazie Fede, sono felice che ti siano piaciuti!
      In effetti il titolo di cui parli è molto carino; peccato che il testo non sia all'altezza. Spiace sempre quando da buone premesse si arriva a un risultato non soddisfacente.

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  3. anche a me piace questa selezione e ne terrò conto per le prossime letture.

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    1. Mi fa molto piacere, Marina :) Spero saranno buone letture!

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  4. Titoli meravigliosi che da soli ti fan comprare il libro.

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  5. Tutti titoli meravigliosi ma il mio preferito è indubbiamente A Sud di Nessun Nord.

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  6. Che bell'argomento per una top *__*
    Il mio preferito tra questo è senza dubbio quello de "L’inconfondibile tristezza della torta al limone" perché quando ho scoperto questo libro, mi ha attratto per lo stesso motivo! Davvero ben studiato :3

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    1. Grazie Deni :D

      Il libro della Bender ha un titolo studiatissimo, sicuramente! Non può non colpire (o, almeno, incuriosire) chi lo legge.

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  7. Non c'è che dire. Hai scelto dei titoli veramente belli!

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  8. Cami,
    che bella idea! In effetti il titolo è la prima cosa che si legge e se mi cattura è probabile che poi lo legga.
    Sai anch'io adoro il titolo della raccolta di poesie di Pavese, infatti l'ho letta recentemente. "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" oltre ad essere il titolo della raccolta lo è anche di una poesia.
    Anche l'ultima non è male... c'è in mezzo quel "ti prego" che mi piace moltissimo.

    Ti elenco un po' di titoli che a me piacciono tanto. Alcuni li ho letti non conoscendo a quel tempo neanche l'autore ma attratto proprio dal titolo. Altri li devo ancora leggere ma mi ispirano tantissimo.

    1) A ciascuno il suo
    2) Chiedi alla polvere (te lo sto citando un po' troppo spesso ;)
    3) Vergogna
    4) Dei bambini non si sa niente, di Vinci.
    5) Privo di titolo, di Camilleri
    6)Tenera è la notte, di Fitzgerald
    7)Nessuno al mio fianco, di Gordimer
    8) Il valzer degli addii, di Kundera
    9) Buio a mezzogiorno, di Koestler
    10) Nati due volte, di Pontiggia

    p.s. Lo conosci, lo conosci Cortazar... ma non è il libro che ho prenotato io :)

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    1. Ciao Vin!

      I titoli che hai citato mi hanno colpita, per un motivo o per l'altro. Sicuramente quelli che mi piacciono di più sono "Privo di titolo", "Tenera è la notte", "Buio a mezzogiorno" e "Nati due volte". Anche quella della Gordimer e di Kundera sono belli e malinconici. Grazie per averli condivisi qui :)

      Ahaha in effetti Fante ultimamente lo citi sempre, è un po' come il prezzemolo xD Ma non è che mi dispiaccia, eh :)

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  9. L’inconfondibile tristezza della torta al limone di Aimee Bender ha attirato anche me dalla copertina, per non parlare del formato del libro e della carta! (lo so, non sono normale)
    Ma quando mi sono addentrata nella storia proprio non sono riuscita a dargli un giudizio positivo, mi ha depressa troppo. :(
    Io e la Bender non abbiamo feeling mi sa.

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    1. Sei normalissima, invece! Anche io faccio molto caso al formato del libro e alla qualità della carta, se compro un libro cartaceo vorrei fosse anche un bell'oggetto - un bel contenitore per una bella storia (si spera).
      Mi dispiace non ti sia piaciuto! Non è il primo giudizio freddo che sento, però io continuo a esserne incuriosita, quindi prima o poi lo leggerò comunque... però sentire questi pareri negativi un po' mi rattrista :(

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    2. Ma tu fai bene ad essere comunque incuriosita, va bene ascoltare le opinioni degli altri, ma l'esperienza diretta è la migliore! Magari a te piacerà da morire! ;)

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  10. Sigh, mi fa quasi male leggere di chi non ha gradito L'inconfondibile tristezza della torta al limone, io mi sono innamorata della Bender ;___;
    Comunque, bella top ten. Io non ho mai fatto troppo caso ai titoli, quindi... uhm. Non saprei proprio ò_ò

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    1. Giuro che ce l'ho messa tutta! Ero partita con ottimi propositi! ma, ahimè, non è scattato il feeling.. ç_ç

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    2. Eh infatti, ricordavo un tuo giudizio decisamente positivo! Be' dai, sono certa che ci sono tanti amanti della Bender sparsi per l'Italia, non ti crucciare :)

      Grazie, sono felice che ti piaccia! A me piace immaginare cosa potrebbe nascondersi dietro a un bel titolo... ho fatto delle belle letture grazie a dei titoli che mi hanno incuriosita :)

      Ahaha Dulina tranquilla, capita xD

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  11. Bellissimo post, Cami! :)

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  12. Splendida lista, saccheggio per la mia wishlist :-)

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  13. C'era due volte il barone Lamberto è uno dei miei libri preferiti... E non solo per il titolo :D
    Anche a me i titoli influenzano parecchio e tra quelli che mi piacciono di più ci sono:
    - Ogni cosa è illuminata (di cui mi è piaciuto anche il contenuto)
    - Scritto sul corpo (il contenuto è un 6 e mezzo su 10)
    - Il racconto dell'ancella (l'ho trovato mooolto molto bello)

    Peccato che, a volte, dietro a un titolo che ci sconfinfera non si nasconde una bella storia xD

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    1. "Ogni cosa è illuminata" colpì molto anche me!

      E' vero, purtroppo i bei titoli a volte nascondono storie poco valide, però... quando sia il titolo che la storia sono fantastici, che dire, la felicità è doppia! :D

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  14. Io sono indecisissima tra "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi", che è di una poesia incredibile, e "L'inconfondibile tristezza della torta al limone". Tuttavia, poiché ho un non meglio specificato astio nei confronti della Bender, credo sceglierò il mio Pavese *.*

    p.s. già che ci sono, aggiungo l'undicesimo titolo: "La voce a te dovuta" di Pedro Salinas *.*

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    1. "La voce a te dovuta" è davvero un gran bel titolo, concordo :D

      La poesia che dà il titolo alla raccolta di Pavese è meravigliosa, mi ha sempre colpita molto.

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