venerdì 2 luglio 2010

Il Guerriero di Roma . Il Re dei Re - Harry Sidebottom

Titolo:Il Guerriero di Roma . Il Re dei Re (originale:Warrior of Rome . King of Kings) 
Autore:Harry Sidebottom
 
Anno:
2009

 
Editore:Newton Compton Editori
Traduzione:
Susanna Scrivo
ISBN:
978-88-541-1657-3

Pagine:
375
Tr
ama:Marco Clodio Balista torna alla corte imperiale dopo la caduta di Arete; i tempi stanno cambiando e il nostro eroe sarà costretto ad affrontare la buona e la cattiva sorte, oltre a diversi intrighi che dovrà assolutamente fermare, per sperare di sopravvivere.

Ho iniziato il secondo libro della trilogia dedicata a Marco Clodio Balista, lo ammetto, con qualche aspettativa. Di solito tento di sfogliare un libro con indole neutrale, per non falsare troppo il giudizio: tuttavia, quando si tratta di saghe, tendo ad aspettarmi un seguito degno, se non migliore, del libro precedente. In questo caso, Il Re dei Re mi ha lasciata abbastanza soddisfatta.

E' stato bello ritrovare personaggi conosciuti, che grazie a questo nuovo episodio sono stati anche tratteggiati con più attenzione, forse non approfonditamente quanto speravo; d'altronde, non mi aspettavo neppure un improvviso taglio introspettivo della storia. E' pur sempre un romanzo storico prevalentemente incentrato sull'azione e l'avventura (in questo volume meno presente), e continua ad essere l'opera prima di Sidebottom.
Volendo notare i fattori positivi, comunque, personaggi prima più "macchiettistici", come il servo Calgaco, assumono contorni reali; lo stesso Balista sembra più umano di quanto non fosse nel pr
imo libro, presenta nuove sfumature.
Sidebottom, tuttavia, sembra avere dei problemi con i personaggi femminili: per ora tutte, compresa Giulia, la moglie di Balista, sembrano stereotipati, privi di complessità interiore. Per fortuna del lettore, comunque, non hanno parti particolarmente importanti e sono poco presenti.
Come ho accennato sopra, questo libro presenta meno avventure e battaglie: si concentra prevalentemente sui vari intrighi che si stanno sviluppando contro la solidità dell'impero e soprattutto contro la figura dell'imperatore, Publio Licinio Valeriano, tratteggiato come un vecchio avaro, che ha perso la forza ed il coraggio, ormai burattino nelle mani di uno scaltro, e per questo temibile, nemico: Macriano, comes largitionum, divenuto suo fedelissimo consigliere. Sin dal suo primo incontro con Balista s'intuisce un suo futuro coinvolgimento come "cattivo", e sarà proprio lui, insieme ai due figli, a rappresentare la minaccia maggiore per il nostro dux ripae e i suoi.
P
er gran parte del libro, infatti, anche a causa di Macriano, Balista è costretto a rimanere ad Antiochia, inattivo, allontanato dalla corte imperiale; questa apatia non fa affatto bene al protagonista, che nonostante il riavvicinamento con la famiglia si sente, ovviamente, ingabbiato.
Quando poi l'imperatore lo sceglierà come nuovo vicarius proconsolaris da mandare a Efeso, sempre su consiglio del comes largitionum (che in effetti sarà l'artefice della maggior parte degli spostamenti e dei guai che dovrà affrontare Balista, tentando in ogni modo di danneggiarlo), il nordico dovrà occuparsi di una occupazione a lui poco congeniale: la persecuzione dei fedeli alla nuova religione, i cristiani.
Quest
a parte sarebbe stata molto interessante, se sviluppata più approfonditamente, almeno per me: non credo ci siano molti romanzi che affrontano questo argomento dal punto di vista dei romani. Balista, in questo frangente, rimane coerente con sè stesso: senza dimenticare il ruolo dei cristiani durante l'assedio di Arete, sviluppa comunque una propria coscienza e non si distacca dalla propria morale. Le figure dei cristiani sono strane, ambivalenti: già divisi internamente in diverse correnti di fede, coprono più o meno ogni classe sociale e sono esempi di diversi tipi di religiosità.

C
ome si può notare dal breve riassunto che ho provato a scrivere (cercando di evitare gli spoiler), in questo secondo volume la sorte dell'eroe è nettamente cambiata: come nel primo viveva un periodo di splendore e riconoscimento sociale, così in questo la sorte sembra essersi rovesciata, portandolo in un baratro di sventure. Penso che l'espediente sia stato scelto per dare maggiore enfasi a quella che, ipotizzo, sarà la ripresa ed ascesa finale del Nostro nel terzo volume; scelta che non condanno, visto che personalmente adoro le risalite, le peripezie che un eroe deve affrontare per riappropiarsi del proprio status.
Tuttavia, è forse proprio per questo che il libro tende a essere ripetitivo, troppo in certi casi, e sicuramente più lento del primo. I pensieri di Balista sulle eventuali congiure sono davvero troppo simili tra di loro: Sidebottom "calca la mano" e rende pedanti certe riflessioni.
E' l'unico p
articolare che mi ha fatto apprezzare meno il libro, cosa che mi dispiace molto, perchè altrimenti sarebbe stato davvero buono.

Le battaglie ed i combattimenti, sebbene come già detto siano meno presenti, costituiscono una
parte importante dello sviluppo della storia nella sua totalità, soprattutto nel finale: un gran colpo di scena, "cinematografico" per come viene sviluppato, piuttosto triste e soprattutto pieno di domande che attendono una risposta: ce la farà? cosa succederà? dove finiranno i nostri eroi?
Direi che questo è, in fondo, un ottimo metro di giudizio nei confronti di questa saga: mi sono affe
zionata ai personaggi, incontrarli di nuovo è stato un piacere e ora sono sinceramente curiosa e vorrei sapere come si concludono le loro avventure. Sidebottom ha svolto il suo lavoro come si deve.

Tra l'altro, come nel precedente romanzo, ho apprezzato le note finali esplicative, dove è citata anche
l'ampia bibliografia a cui ha fatto riferimento l'autore durante la stesura del romanzo.
Non un capolavoro, certo, ma un'ottima lettura evasiva... questo sì. Perciò attendo il terzo ed ultimo capitolo della saga, Lion of the Sun, con grande positività!

Voto:

7,5


Frasi e Citazioni che mi hanno colpita...
  • Ma un uomo deve avere un codice secondo cui vivere. Un uomo deve vivere con sè stesso.
  • Tre parole rabbiose sono tre parole di troppo, se dette a un uomo cattivo.

Buona giornata e alla prossima lettura :D

Cami

6 commenti:

  1. C'è un premio per te nel mio blog, lo posto fra poco!

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  2. Davvero? Fantastico! Mi sento davvero onorata :D

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  3. Il secondo è stato uno dei libri che mi ha colpito di più! comunque bella recenzione, aspetto con ansia il terzo libro. Se ti piacciono i libri storici prova a leggere quelli di valerio massimo manfredi sono stupendi!

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  4. Grazie, sono contenta ti sia piaciuta! :D
    Anche io aspetto il terzo libro, ogni tanto controllo sul sito della Newton ma pare non ci siano ancora notizie...
    Grazie mille per il consiglio, che accetto con piacere! :)

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  5. e' giunta la notizia che l'idea originaria di fare una trilogia si e' trasformata nella volonta' di fare 12 volumi dell'opera. il quinto volume, ''The Wolves of the North'' credo sia da poco uscito in Inghilterra.
    salve,
    bellissima recensione

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    1. Non sapevo che i volumi in programma fossero 12! Avevo scoperto che ci sarebbero stati più di tre libri, ma non sapevo quanti. Grazie mille per le informazioni e per i complimenti, sono felice che la recensione ti sia piaciuta!

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